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Come approfittare di qualche giorno di ferie residue a fine estate?….sicuramente con un bel giro in moto!! Detto fatto: controllo veloce al mio Nordwest, da poco risistemato, piccolo bagaglio e via dalla città verso le cime tra Lazio ed Abruzzo.
Destinazione Campo di Giove (AQ). Ovviamente ho escluso a priori l'autostrada, ma non volevo percorrere neanche la solita Tiburtina. Opto per un percorso totalmente alternativo.
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Via Prenestina verso Palestrina, solito traffico in entrata/uscita da Roma.
Attraverso Palestrina passando davanti a Libianchi, concessionario Piaggio-Gilera, dove con un po' di fortuna si riesce ancora a trovare qualche ricambio per le nostre moto.
Arrivo a Piglio, suggestivo paese laziale, e proseguo per Filettino.
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Piglio
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Monti Simbruini

nebbia a Serra S. Antonio m1600
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Il traffico svanisce, si sale, il percorso diventa di montagna, sono avvolto dalla nebbia sembra autunno inoltrato
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Non incontro anima viva fino a Capistrello
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discesa verso Avezzano
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Il Castello di Avezzano
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E' l'ora di pranzo, attraverso Avezzano quasi in assenza di traffico e mi dirigo verso Pescina percorrendo la via Valeria stretto tra l'autostrada e la piana del Fucino. |
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Evito volutamente il tratto che sale per forca Caruso, già percorso altre volte, e decido di proseguire verso Cocullo.
La strada è fantastica, si sale curva dopo curva velocemente.
Non c'è nessuno, anche gli abitanti locali preferiscono prendere l'autostrada che collega velocemente una valle all'altra.
L'autostrada è sotto di me con il suo tunnel
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Autostrade....No grazie!!

Orrizzonte sul Sirente
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Veduta su Campo di Giove
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A nord il panorama sul Sirente è spettacolare e le curve a scendere sono una vera goduria.
Ancora stordito proseguo per l'ultimo tratto di strada attraversando i paesi di Anversa, Bugnara e Sulmona. La salita per Campo di Giove tra curve strette e tornanti è sempre bella ma ormai la conosco a memoria. |
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Per il giorno seguente decido di non scendere per la solita strada che attraversa Cansano ma di arrivare a Sulmona passando per Pacentro, strada mai percorsa perché più lunga. |

passo S. Leonardo
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Curve e tornanti che libidine!!!

Il sottoscritto a Pacentro
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Arrivo a passo S. Leonardo ai piedi della Maiella e ritorno indietro per scendere giù a Pacentro.
Una serie infinita tra tornanti e curve che ho iniziato a ridere dentro il casco per la goduria.
Un misto stretto che dai 1300 metri di passo S. Leonardo ti scaraventa ai 400metri di Sulmona.
Dopo averla percorsa anche in salita e di nuovo in discesa, avrei continuato fino ad arrivare in riserva, decido di non indugiare oltre e proseguo speditamente sulla strada del rientro.
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Ripercorro al contrario il panoramico tratto che passa per Cocullo sopra la galleria di Carrito e punto senza perdere altro tempo verso Tagliacozzo.
Arrivato in paese evito accuratamente la Tiburtina e imbocco l'antico tratto della via Valeria che punta dritto verso monte Bove e la Marsia.
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Cocullo
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Lungo la Tiburtina
Panorama ad Arsoli
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Fantastico !! Prima si sale e poi si scende, 25 chilometri di curve, controcurve e tornanti che giocano ad intrecciarsi con la linea ferroviaria. Con la testa che ancora mi gira mi incammino sulla Tiburtina direzione Roma, una strada sempre piacevole che offre molti scorci panoramici ed attraversa caratteristici paesi come Carsoli, Arsoli e Vicovaro. |
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L'ultimo tratto dopo Tivoli è il solito inferno di traffico, smog e polvere… Un piccolo pegno da scontare ma in compenso gli altri 380 chilometri sono stati da favola. |
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Il percorso di andata (211 Km circa) |
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Il percorso di ritorno (192 Km circa)
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